sabato 21 luglio 2007

La civiltà nuragica

La mia terra, la Sardegna, è una terra misteriosa e, purtroppo, senza storia!
O, per meglio dire, tutta preistoria!
E' sufficiente percorrere la SS 131 Cagliari - Porto Torres per rendersi coonto di cosa intendo dire...
Ogni tanto si scorga la sagoma di un nuraghe, le antiche torri in pietra che ricoprono il territorio...
oppure le "domus de janas", le case delle streghe... piccole abitazioni con funzione forse funeraria scavate nella roccia... o, ancora, tombe dei giganti e pozzi sacri!
Il tutto si fa risalire al 2000 a.C. circa!
Un po troppo e troppo vario per una sola civiltà...

mercoledì 18 luglio 2007

Archiloco (Paro - VII sec. a.C.)

Archiloco fu un poeta greco che visse facendo il soldato.
In uno dei pochi frammenti sopravvissuti al tempo si parla di una eclissi, forse di quella ben nota da altri autori del 648 a.C.?
Secondo Erodoto, in un trimetro giambico (è un particolare tipo di verso) Archiloco parla di Gige, capostipite dei Mermnadi. Gige uccise Candaule, ultimo degli eraclidi (22°?). Erodoto afferma che Archiloco visse nel periodo di Gige... se così fosse, considerando 20 anni una generazione, dal 1° eraclide a gige dovrebbero essere passati circa 400 anni. Dunque il primo Eracle, forse il mitico Ercole, visse intorno al Mille a.C..

martedì 17 luglio 2007

Numbelan del Senegal - di Mbacke Gadji

Questa volta è il Senegal che mi fornisce qualche spunto di riflessione...
Numbelan - il regno degli animali (Adizioni dell'Arco) è infatti il titolo di un libro di favole della tradizione segalese.
I protagonisti, come nelle più conosciute favole di esopo, spesso sono amimali... che insegnano ai ragazzi il corretto modo di vivere...
Tartarughe, cervi, leopardi, Ndiamala (giraffa?) ma anche scimmie, iene e uomini sono i protagonisti delle fiabe... ambientate nelle terre Dieri (terre aride) e Walo (terre dei fiumi).
Il Senegal e le sue antiche tradizioni, i modi di dire, i proverbi antichi, ci guidano passo dopo passo nel cammino della conoscenza... preparandoci ai pericoli... che purtroppo esistono!
Perchè "se i piedi sono destinati a calpestare il suolo, prima o poi incroceranno il serpente..."

lunedì 16 luglio 2007

Ancora sul Timeo di Platone

Mentre leggo... mi vien da pensare... ancora una volta è il Timeo a colpirmi!
Vi invito, come al solito, a non prender per buone le mie parole ma a leggere voi stessi il testo!

Il Cap. VI parla della nascita dell'Universo e vi si dice che Iddio "assumendo quanto vi era di visibile che non posava, ma si moveva confusamente e disordinatamente, lo condusse dal disordine all'ordine"... e poco dopo prosegue con "e forma diede ad esso quella che gli era conveniente e connaturata [..] perciò anche in forma di sfera, che dal centro agli estremi egualmente d'ogni parte si stende, circolarmente lo arrotondò, la più perfetta di tutte le forme e la più omogenea in se stessa [..] che gli attribuì un moto [..] fece si che si movesse in una rotazione circolare, e gli altri sei movimenti glieli tolse." Da quel poco che mi sembra di capire, platone dice che l'Universo è sferico e si muove di moto rotatorio... similmente, almeno in parte, alle Galassie...
Più avanti, mentre parla della materia, dice "E prese tre cose, le mescolò insieme tutte così da formare una specie sola, adattando a forza alla natura di ciò che è sempre ad un modo quella dell'opposto, che non vi si volea mescolare". Credo che stia parlando di protoni, elettroni e neutroni... che messi assieme formano l'atomo!

Ma ancora deve arrivare il bello... al cap. XXII infatti sta parlando dei tipi di sostanze... o, per meglio dire, degli stati della materia... e dice "l'acqua invece, disgregata dal fuoco, o anche dall'aria, è ammissibile che diventi, ricomponendosi, un corpo di fuoco e due d'aria". Strano, non è vero? L'acqua, separata per mezzo del fuoco oppure a causa dell'aria, cioè trasformata in gas, diventa un corpo di "fuoco", l'idrogeno (principale componente delle Stelle e per ciò a pieno titolo corpo di fuoco), e due d'aria... ovvero due parti d'Ossigeno! Anche ciò è ben strano, non pensate?
Come faceva Platone a sapere che l'acqua si può scomporre in due elementi diversi che si combinano nel rapporto 2:1?
E' pur vero che l'acqua è H2O cioè due di Idrogeno e 1 d'Ossigeno ma fa comunque pensare...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 1 luglio 2007

Popol Vuh – Le antiche storie del Quichè.

Il Popol Vuh è il libro (Vuh) del popolo dei Quichè, una antica popolazione Maya vissuta in Guatemala. Di autore ignoto, raccoglie storia, religione e leggende dei Quichè, tramandate oralmente dai sacerdoti e conservate un tempo, sotto forma di pitture, le pitture di Tulàn (u tzibal Tulàn).
Nel XVI secolo, il Guatemala si chiamava “Terra dei Boschi”, da quiy (molti) e che (albero), per l'appunto.
Così si legge nella prefazione:
“Esisteva il libro originale, scritto in tempi antichi, ma la sua vista è celata al ricercatore e al pensatore. Vi era tutta la descrizione e la narrazione del modo in cui tutto il cielo e la terra presero forma, come fu formato e diviso in quattro parti, come fu delimitato ed il cielo fu misurato...”. Poi continua:
“Questa è la narrazione di come tutto stava sospeso, tutto in calma, in silenzio; tutto immobile, tacito, e vuota era la distesa del cielo [..] non vi era nulla [..] Solamente vi era immobilità e silenzio nell'oscurità, nella notte.”
Queste sono le prime righe di un'altra interessante storia dimenticata dal tempo...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Archeologia, preistoria e storia, suddivisioni artificiose del tempo... l'unico testimone dell'evoluzione dell'Uomo...
Egitto... Roma... Sardegna...
Etruschi... Babilonesi... Assiri... Hyksos... Shardana... popoli del mare... Maya... Aztechi... Cinesi...
Vogliamo parlare di questi popoli e di altri... cercare di evidenziare similitudini e differenze... proveremo a studiare, assieme a chi ne ha voglia, popoli dimenticati... senza preconcetti!
Cercheremo di ripercorrere la storia di questi popoli con l'aiuto di storici antichi e moderni... ma non solo...
Cercheremo di andare oltre una disciplina scolastica leggendo testi antichi alla ricerca di radici ancora poco chiare...
Cercheremo di capire se è vero che l'uomo si è evoluto così come abbiamo studiato, linearmente, oppure se è possibile che le cose siano andate diversamente... come sostenne Platone!

Zibaldone...

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