giovedì 22 luglio 2010

Storia degli Ebrei, di Chaim Potok

Queste poche righe non vogliono essere una recensione del libro di Potok, non mi é possibile e credo non sarebbe facile neppure per un esperto della storia degli Ebrei. Ho comprato il libro diversi anni fa, e come già accaduto per tanti altri, é restato nella mia libreria, se si trattasse di formaggio direi "a stagionare" fino al momento giusto...
Avevo già iniziato la lettura subito dopo l'acquisto ma poi, e non ricordo perché, l'avevo abbandonato in attesa di tempi migliori. Il mese scorso l'ho ripreso in mano e da allora non mi sono fermato fino alla fine!

Perché, potrebbe chiedersi chi mi conosce bene... cosa ci hai trovato di così particolare da non interrompere la lettura con altri libri, come fai spesso?

La domanda merita una risposta breve e semplice: vi ho trovato un diverso punto di vista, una lettura di millenni di storia dell'Umanità da un punto di vista a me non usuale!

L'autore ci racconta la storia sua, della sua famiglia, del suo popolo e dell'Umanità intera con gli occhi, il cuore, la mente, le sofferenze degli Ebrei... e ciò mi ha colpito! Sin dall'inizio si capisce che il libro é diverso da un classico libro di storia occidentale, lo si capisce sin dalla prima pagina:

"Diversamente dallo storico inglese G.M. Trevelyan, che considerava la storia priva di inizio e di fine, mio padre la interpretava come la via che conduce dalla creazione del mondo, compiuta da Dio circa seimila anni fa, alla futura venuta del Messia e alla redenzione, prima degli ebrei e poi di tutta l'umanità".

...e così, incuriosito, sono andato avanti consapevole anche io che la storia, qualunque essa sia, non é mai semplice.

Potrei provare a seguire il percorso di Potok, dal suo progenitore Abramo, forse proveniente dalla città di Ur in Mesopotamia, e parlarvi dei testi sacri, la Bibbia, il Talmud, altri testi dimenticati quale é il Libro di Enoch, potrei parlarvi degli dei Sumeri, di Nanna, la Luna, (che discenda da quei tempi antichi la ninna nanna che tutti abbiamo sentito da bambini?) o dell'elenco di Re vissuti migliaia di anni... del Diluvio. Degli Amorrei, di Hammurabi e del suo impero che sostituì Sumer... e poi delle tribù che vagavano per il deserto, Ben-yamini, dei reietti hapiru (forse gli ebrei di quei tempi antichi?), della terra di Canaan, da alcuni accomunata alla Fenicia dei greci... potrei aggiungere che i sacerdoti di Canaan leggevano le interiora degli animali sacrificati, soprattutto il fegato, guarda caso come pare facessero gli Etruschi... potrei andare avanti a raccontarvi di YHWH... potrei raccontarvi di Ismaele padre di una grande nazione, potrei parlarvi della Casa dello spirito del Dio Ptah , l'Egitto, e di come un popolo vi abbia vissuto in cattività e poi di come se ne sia allontanato, di come sia poi passato attraverso tutte le terre del mondo conosciuto, dall'oriente all'Europa e al Nuovo continente, per poi tornare alla terra promessa...

E che dire del Messia? E della storia della città Santa?

Ma perché dovrei togliervi il gusto di leggere anche voi il libro di Potok?

E allora per ora basta così! Fino a che non deciderò che fare con ciò che ho letto... dopo aver riflettuto!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 18 luglio 2010

Libere riflessioni sulla storia...

La Storia é maestra di vita si diceva un tempo... e io sono fermamente convinto che sia vero!
Maestra di vita... aggiungerei "per i popoli".
E si, che la storia sia maestra di vita di un singolo individuo ha infatti poco senso in un mondo esteso quanto il nostro... anche se vi sono delle eccezioni anche molto importanti, spesso intimamente legate con un'altro concetto, quello della "Religione".

Ma cosa significa che "la storia é maestra di vita per un popolo"?

Significa semplicemente che la Storia é ciò che consente ad un popolo di sopravvivere alle vicissitudini del tempo... la Storia é la memoria di un popolo, scomparsa la Storia scompare il popolo!


Ho appena terminato di leggere un libro, "Storia degli Ebrei", di Chaim Potok e non ho potuto fare a meno di soffermarmi a riflettere su alcune considerazioni di carattere generale...
Cercherò di essere più chiaro possibile, anche se capisco che chi non conosce la storia degli Ebrei potrà difficilmente seguirmi.
Gli Ebrei, dopo millenni, sono ancora un popolo. Eppure hanno subito di tutto e da tutti... sono stati più volte molto vicini alla distruzione, ma esistono ancora come popolo! Perché? Come hanno potuto resistere senza una terra, senza una guida comune politica? Come hanno potuto restare uniti anche se dispersi per tutto il mondo?
Domande... domande... domande... ma qual'é la risposta?


La mia risposta é: la Storia!
La loro storia, la conoscenza della loro storia, conservata e tramandata per mezzo della loro Religione... Ecco il segreto!
Conoscenza della Storia e Religione hanno fatto ciò che in altri casi, per altri popoli, hanno fatto il territorio e una guida politica.


Certo, non solo, altri fattori hanno influito, la lingua per esempio... ma io credo fondamentalmente che debbano tutto alla conoscenza della propria Storia e alla Religione.


Queste mie considerazioni sul popolo ebraico mi portano a riflettere sulla mia Isola, la Sardegna...


Mi sono chiesto tante volte perché la Sardegna non ha una sua Storia... la storia di un popolo... non ha tradizioni comuni, non ha una lingua comune, non ha una sua religione... perché la Sardegna non ha un popolo?


E, di più, la Sardegna ha mai avuto un popolo? Una sua Storia?


Ancora domande... domande...


Se guardiamo alla presenza dei nuraghe sul territorio, non possiamo fare a meno di pensare che anche la Sardegna, un tempo, ha avuto un suo popolo, una sua Storia, una sua religione... ma allora che fine a fatto tutto ciò?
Cosa ha distrutto la civiltà nuragica? Cosa ha trasformato una terra unita in tanti piccoli villaggi popolati da popoli differenti per lingua e cultura?


Cosa é accaduto? E quando? E ad opera di invasori o delle forze della natura?


Domande... domande... domande... senza risposte! Domande che mi spingono ad andare avanti nella mia ricerca, la ricerca delle radici di un popolo, quello Sardo, se é mai esistito...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Archeologia, preistoria e storia, suddivisioni artificiose del tempo... l'unico testimone dell'evoluzione dell'Uomo...
Egitto... Roma... Sardegna...
Etruschi... Babilonesi... Assiri... Hyksos... Shardana... popoli del mare... Maya... Aztechi... Cinesi...
Vogliamo parlare di questi popoli e di altri... cercare di evidenziare similitudini e differenze... proveremo a studiare, assieme a chi ne ha voglia, popoli dimenticati... senza preconcetti!
Cercheremo di ripercorrere la storia di questi popoli con l'aiuto di storici antichi e moderni... ma non solo...
Cercheremo di andare oltre una disciplina scolastica leggendo testi antichi alla ricerca di radici ancora poco chiare...
Cercheremo di capire se è vero che l'uomo si è evoluto così come abbiamo studiato, linearmente, oppure se è possibile che le cose siano andate diversamente... come sostenne Platone!

Zibaldone...

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