Nel libro primo Apollodoro ci parla della cosmogonia greca, la nascita dell'universo e degli dei, ma anche la nascita della razza umana e del furto del fuoco...
(Biblioteca, Libro I, 7)
Dall'acqua e dalla terra Prometeo plasmò gli uomini e inoltre donò loro il fuoco racchiudendolo, di nascosto da Zeus, dentro una canna.
Prometeo per il suo furto venne condannato da Zeus ad una pena eterna... ma evidentemente aveva già dato vita alla sua discendenza, perché Apollodoro ci dice che
"Figlio di Prometeo fu Deucalione. Questi, mentre regnava sulle regioni circostanti Ftia, sposò Pirra, figlia di Epimeteo e di Pandora, la prima donna che gli dei avevano plasmato.
Quando Zeus decise di annientare la stirpe dell'età del bronzo, Deucalione per suggerimento di Prometeo costruì un'arca, la equipaggiò con il necessario e vi salì insieme a Pirra.
E Zeus, riversando una gran pioggia dal cielo, sommerse la maggior parte della Grecia tanto che tutti gli uomini perirono ad eccezione di quei pochi che si erano rifugiate sulle cime dei monti vicini: fu a quel tempo che le montagne della Tessaglia si separarono e tutto il mondo al di là dell'Istmo e del Peloponneso fu inondato".
Deucalione, sulla sua arca viene trasportato fino al Monte Parnaso dopo aver navigato per nove giorni e nove notti.
Deucalione e Pirra dopo aver sacrificato a Zeus Salvatore ripopolano il mondo lanciandosi pietre dietro le spalle, nascono così i popoli del mondo dopo il Diluvio...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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