Il Popol Vuh è il libro (Vuh) del popolo dei Quichè, una antica popolazione Maya vissuta in Guatemala. Di autore ignoto, raccoglie storia, religione e leggende dei Quichè, tramandate oralmente dai sacerdoti e conservate un tempo, sotto forma di pitture, le pitture di Tulàn (u tzibal Tulàn).
Nel XVI secolo, il Guatemala si chiamava “Terra dei Boschi”, da quiy (molti) e che (albero), per l'appunto.
Così si legge nella prefazione:
“Esisteva il libro originale, scritto in tempi antichi, ma la sua vista è celata al ricercatore e al pensatore. Vi era tutta la descrizione e la narrazione del modo in cui tutto il cielo e la terra presero forma, come fu formato e diviso in quattro parti, come fu delimitato ed il cielo fu misurato...”. Poi continua:
“Questa è la narrazione di come tutto stava sospeso, tutto in calma, in silenzio; tutto immobile, tacito, e vuota era la distesa del cielo [..] non vi era nulla [..] Solamente vi era immobilità e silenzio nell'oscurità, nella notte.”
Queste sono le prime righe di un'altra interessante storia dimenticata dal tempo...
Nel XVI secolo, il Guatemala si chiamava “Terra dei Boschi”, da quiy (molti) e che (albero), per l'appunto.
Così si legge nella prefazione:
“Esisteva il libro originale, scritto in tempi antichi, ma la sua vista è celata al ricercatore e al pensatore. Vi era tutta la descrizione e la narrazione del modo in cui tutto il cielo e la terra presero forma, come fu formato e diviso in quattro parti, come fu delimitato ed il cielo fu misurato...”. Poi continua:
“Questa è la narrazione di come tutto stava sospeso, tutto in calma, in silenzio; tutto immobile, tacito, e vuota era la distesa del cielo [..] non vi era nulla [..] Solamente vi era immobilità e silenzio nell'oscurità, nella notte.”
Queste sono le prime righe di un'altra interessante storia dimenticata dal tempo...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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